venerdì 18 gennaio 2013

Lo sterminio dei disabili fu la prova generale della Shoah

Il testo del mio intervento di ieri sera in Consiglio Comunale
Intervengo ai sensi dell'art.33 per esprimere un pensiero particolare in occasione della prossima celebrazione della giornata della memoria. Lo faccio con leggero anticipo poichè non avremo modo di rivederci prima del 27 e poichè ritengo doveroso un passaggio in questo importante contesto istituzionale simbolo di libertà e di democrazia.

E il mio pensiero particolare va ai molti disabili che hanno subito il dramma di questo periodo buio della storia.
Tutto cominciò nel 33 con la presa del potere da parte del partito nazista, che intraprese una politica di conservazione della razza fatta d’epurazioni e soppressioni.
L’offensiva contro i disabili cominciò con la legge sulla Sterilizzazione che serviva a prevenire la nascita di una nuova generazione affetta da malattie ereditarie, la conseguenza fu che migliaia di cittadini tedeschi furono sterilizzati, poiché ritenuti indegni di riprodursi.
Il terribile programma proseguì con l’eliminazione fisica, attraverso l’eutanasia, dei soggetti indesiderati cominciando proprio dai bambini disabili che venivano obbligatoriamente denunciati alle autorità fin dalla nascita.
Non bisogna assolutamente dimenticare che, molti di loro, furono utilizzati come cavie umane per i primi macabri esperimenti di genetica e che le tecniche d’annientamento attraverso la deportazione e l’eliminazione fisica furono provate prima sulle persone con disabilità psichiche e fisiche.
Con l’inizio della guerra il regime, su ordine di Hitler, diede inizio al programma d’eutanasia di massa delle persone disabili adulte che passerà alla storia come il terribile PROGETTO T4.
Le motivazioni che spinsero Hitler ad attuare questo progetto furono sostanzialmente due; una di tipo economico, l’eutanasia dei disabili adulti avrebbe fatto risparmiare, allo stato, diversi milioni di marchi, l’altra di tipo ideologico, volta in pratica a cancellare il passato, perché quelle erano
“ vite indegne di essere vissute”.
Questo sterminio, che non ha di certo risparmiato i paesi occupati, ha avuto dei drammatici strascichi anche in Italia come documenta la storia a proposito dei manicomi di Venezia.
In occasione della giornata della memoria credo sia giusto, raccontare anche di questa parte semisconosciuta dell’Olocausto che in seguito si sarebbe rivelata poi come una macabra prova generale di quello che sarebbe successo agli Ebrei e agli Zingari.
La tragedia di queste persone, che forse non tutti conoscono, ci coinvolge a pieno nella GIORNATA DELLA MEMORIA, e ha perfettamente ragione chi afferma che nella tragedia di ognuno si ritrova la Storia di tutti.