lunedì 8 giugno 2015

Gli animali esotici tra i Circhi e Sandokan

Dato per scontato che riconosco la bontà e giustezza delle motivazioni che stanno alla base di questa mozione, che chiede lo stop ai circhi che usano ancora gli animali, devo ammettere che mi ha un pochino intristito il fatto di dover riconoscere pubblicamente come sia stato e come sia ancora oggi un errore quello di impiegare animali non solo negli spettacoli da circo ma anche in altri intrattenimenti in genere Intrattenimenti per i quali è richiesto un particolare addestramento con il solo scopo di ottenere esibizioni contro la loro natura. Mi ha intristito perchè questo significa cancellare non solo il mito del domatore ma anche la figura di personaggi storici come Tarzan e SandoKan, con i quali molti di noi sono cresciuti, fino ad arrivare ad Annibale, che è la storia che ci hanno insegnato, che spinse gli Elefanti in un impresa storica, gli stessi Elefanti che vennero usati per costruire pezzi di cultura e di storia. A parte le battute, che poi non lo sono proprio tanto, credo che su questo argomento si potrebbero dire molte cose. Un argomento che trova origine sopratutto nella curiosità umana di guardare questi animali da vicino, divertisti vedendoli compiere gesti innaturali o pericolsi, senza pensare minimamente alle possibili conseguenze che questi atti innaturali potrebbero avere sulla loro salute fisica e mentale. Una riflessione questa, che ovviamente che non poteva certo essere fatta dai bambini di allora. Perchè è certo che esiste una sofferenza fisica e mentale e che la stessa è sopratutto imposta da forme costrittive di allenamento. Succede con gli sportivi famosi figuriamoci per degli animali nati per vivere in cattività con l'istinto alla libertà e ai grandi spazi, nei quali vivere e cacciare. Certo oggi esistono diverse forme di tutela per gli animali imposte dalla legge, come i regolamenti per il benessere degli animali, le agenzie speciali di controllo; ENPA, l'Asl, i veterinari, che verificano il rispetto delle normative igienico sanitarie e la tutela della salute ma questo, non toglie il fatto che se tu limiti la libertà e lo spazio, non puoi pensare che questa forma di detenzione, perchè di questo si tratta, non provochi in qualche misura un malessere fisico e il rischio di disturbo psichico da stress. Non dobbiamo però commettere l'errore di limitare questo ragionamento ai soli animali esotici ma estenderlo a tutta la categoria, perchè questo tipo di problema appartiene sia agli animali selvatici quanto a quelli domestici. Non'è raro vedere cani di grosse dimensioni vivere in appartamenti o confinati in terrazzi molto piccoli e queste, sono situazioni che ne compromettono la loro natura e le condizioni igienico sanitarie. Chiudo con una piccola polemica a salve e una provocazione La polemica riguarda la parola crudeltà rivolta agli addestratori perchè credo sia un errore pensare che gli addestratori usino violenza contro gli animali posto che i risultati si ottengono solo con un ottimo rapporto affettivo con gli stessi. Senza contare poi che gli animali rappresentano un investimento irrinunciabile e che va tutelato. E a proposito di addestramento cito come esempio quello dei cani nei corpi speciali di polizia e altri. La provocazione riguarda invece quanta attenzione si fa sulla salute degli animali e di quante agenzie e persone oggi ci sono dedicate alla loro tutela. Ed'è un attenzione che purtroppo non registro così forte verso le persone. Per un cane poco curato della cui storia non si conosce nulla e forse neanche il nome del proprietario scattano mille denuncie e segnalazioni mentre così non'è per un anziano che vive magari solo e in situazione di bisogno. Gli animali feroci di razza diversa non possono essere tenuti troppo vicini, anche se in gabbie diverse, ma devono avere parecchi metri di distanza tra loro bene, noi ricoveriamo due anziani che neanche si conoscono, con storie diverse, problemi diversi, malattie diverse in una stanza molto piccola con un solo bagno. Ecco una piccola provocazione, così, per meditare.....