venerdì 16 ottobre 2015

I grandi hanno fatto un vero Macello

Una piccola premessa in merito all'oggetto di questa sera che nella forma assomiglia agli altri due discussi in una precedente seduta di Consiglio ma che nella sostanza si presenta molto differente. Gli oggetti 168 e 169 trattavano debiti fuori bilancio a seguito di lavori extra eseguiti per i quali è stato rilevato, dopo una perizia tecnica con tutti i pro e i contro che sono emersi nella discussione, un arrichimento dell'ente. L'oggetto di questa sera il 173 tratta di un debito fuori bilancio che nella sostanza, a differenza degli altri due, è una richiesta di risarcimento per mancato guadagno di circa 2.400.000 ( duemilioniquattrocentomila) euro per lavori non eseguiti. Una richiesta importante e impegnativa non solo dal punto di vista economico per le casse comunali ma anche dal punto di vista morale per chi amministra, perchè qui più che un arrichimento dell'ente si configura una presa d'atto di un impoverimento ai limiti del danno economico. Detto questo torniamo all'oggetto in discussione questa sera, sul quale vorrei fare due riflessioni distinte. La prima riguarda la questione economica che è poi è il punto principale, la vera sostanza di questa delibera, una questione che fa riferimento ad un ricorso presentato dalla società Hi-Sens verso il comune per ottenere, come ho già detto, il risarcimento del danno per un mancato guadagno. Un ricorso a cui a fatto seguito una sentenza esecutiva, seppur non definitiva, del tribunale di primo grado che condanna il comune a pagare questa somma respingendo la richiesta di sospensiva anche in presenza di un ricorso in appello. Ed'è una sentenza che senza dubbio va rispettata, e basterebbe solo questo movente per portarci ad esprimere un voto favorevole a questa proposta di delibera, in rispetto del nostro ruolo di amministratori chiamati oggi ad assumere una decisione di grande responsabilità. Ovviamente possiamo anche dichiaraci contrari ma è certo che oggi piu che mai serve mettere sul tavolo un'eventuale proposta alternativa o quanto meno esprimere una chiara assunzione di responsabilità nel non voler rispettare una sentenza del tribunale con le conseguenze che questo fatto potrebbe determinare. Perchè vedete la vera domanda che dobbiamo porci prima di tutto è: cosa succede se noi non approviamo questa delibera? e non credo sia una situazione da affrontare cosi alla leggera. Poi c'è la seconda questione, quella che pare scaldare di più il dibattito e che è poi quella che riguarda il come si è arrivati a determinare questa situazione, l'individuazione delle cause e delle entuali responsabilità oggettive. Ora non voglio rifare la cronistoria di quanto è successo durante quei cinque o piu anni, storia ampiamente ripercorsa nelle commissioni e ben illustrata dalle slide presentate dal sindaco, ma non posso non sottolineare almeno l'evidenza dei fatti rispetto ad un progetto che all'origine riguardava una porzione di area dell'ex macello, un progetto che aveva una sua chiara definizione culturale e di utilità sociale, inserito in un area parzialmente degradata ma rispettoso dell'insieme del contesto urbano e della sua storia. Un progetto che è andato via via ampliandosi con il contributo di nuove idee fino ad interessare anche aree, che per evidenti problemi non erano immediatamente disponibili. E sono convinto che quella è stata un azione legittimata dalla posizione di governo di chi ha agito, l'espressione di una volontà politica che però alla fine non solo ha generato un progetto disomogeneo nella sostanza e non rispettoso della fisionomia e della storia di quel luogo, ma ne ha anche fatto un impegno che ha squilibrato notevolmente i costi tanto e vero che a parziale copertura degli stessi, a titolo di riequilibrio economico, sono state offerte delle aree edificabili non ben definite. E questo è sicuramente uno degli atti che oggi sono oggetto di analisi approfondite posto che le alienazioni in genere sono soggette ad un passaggio obbligatorio in consiglio comunale passaggio, che in questo caso, non risulta essere stato fatto. Come del resto vanno approfondite tutte le altre questioni che hanno impedito all'amministrazione precedente di mettere a disposizione l'area in oggetto al concessionario entro il termine stabilito. Ma non voglio fare ne processi alle intenzioni ne accusare nessuno, non'è questo il mio compito e sicuramente non'è questo il luogo deputato a fare queste discussioni aggiungo solo che è evidente che tutta la procedura risulta alquanto confusa e ci sono stati dei passaggi disordinati che hanno impedito l'avvio dei lavori. Va anche detto, per dovere di cronaca, che gli atti più impegnativi ovvero la stipula del nuovo contratto e del nuovo piano finanziario, vengono ratificati in periodo di campagna elettorale quando per un atto di reproco rispetto si applica una moratoria a tutte le questioni importanti, per evitare che diventino oggetto di campagna elettorale. A conferma di questo basta andare a vedere la data degli atti con i quali si dava al privato l’esclusiva di riqualificazione e gestione dell’ex Macello, gli venivano affidati in modo diretto i lavori per realizzare un nuovo mercato coperto nella zona verso via Mentana e inoltre, come compensazione finale del project financing, sarebbero state cedute aree comunali. Il tutto poi condito con una clausula risolutiva che prevede un forte indennizzo in caso di mancata concessione del diritto di superficie su aree promesse a titolo di riequilibrio entro la data del 31.05.2012. Anche in questo caso siamo in un periodo di transizione amministrativa, dove la nuova giunta non si era ancora insediata. Diciamo un errore temporale Io penso che ci siano tutti gli elementi per poter giudicare e decidere, elementi che accompagnano una proposta di delibera ben strutturata che prende atto di una sentenza che va rispettata, che specifica come si finanzia questo debito, che propone iniziative per il recupero delle somme nei confronti di eventuali terzi responsabili e che propone al consiglio di porre in essere una transazione in alternativa attraverso la concessione di aree edificabili. Una proposta di transazione che non può far gridare allo scandalo sopratutto da parte di chi questo tipo di iniziativa l'aveva gia pensata e messa in atto. Anche in questo caso occorre scegliere da che parte stare senza vestirsi da talebani del verde, ma semplicemente coscienti delle alternative che abbiamo a disposizione. Ecco, quando saremo chiamati al voto vorrei che tutti lo facessero esprimendo una posizione chiara, favorevole o contraria, in rispetto del ruolo che ci consegna una responsabilità amministrativa alla quale non possiamo sottrarci. Perchè vedete, questa sera non ci si puo sottrarre al dovere morale di assolvere un compito facendo ricorso all'astensione con il noiso attegiamento Pilatesco. Ricordo che nei banchi della minoranza siedono 4 consiglieri che si erano candidati alla carica di sindaco e che da loro è lecito attendersi qualcosa di più di un semplice voto e questo significa anche esprimere una posizione legittimamente contraria ma dichiarata e supportata da una chiara assunzione di responsabilità. Personalmente ritengo che questa proposta di delibera dimostri la volontà di questa amministrazione di gestire una situazione difficile con la massima trasparenza e responsabilità e questo, e ci tengo a sottolinearlo, anche a tutela di chi questa sera è chiamato a assumere una decisione importante.