lunedì 30 settembre 2013

Riqualifica area ex Colombo (piazzale Virgilio)

In senso generale abbiamo già avuto modo di aaffrontare il tema dei PII soprattutto in sede di presentazione dei 21 ambiti di riqualificazione e durante la discussione sul documento di inquadramento. Oggi ci occupiamo nello specifico del'inserimento di uno di questi ambiti ( ex Colombo in piazzale Virgilio), nel rituale della rigenerazione urbana, più' semplicemente detta squalifica. E questo senza mai dimenticarci che occuparsi della città', e nello specifico dei quartieri e urbanistica, significa tentare di tenere insieme il traliccio disordinato della Cividas con la complessità del'Ubs, della forma, delle funzioni, degli interessi e del futuro della città anche e sopratutto, quando si tratta di processi di rigenerazione urbana. (cit. C.Martini). E in questo caso parliamo di un processo decisionale che opera in almeno tre dimensioni distinte, che sono ben descritte dagli esperti e sulle quali è necessario puntare la nostra attenzione e che sono: La bonifica dei suoli interessati da dismissione e riqualificazione urbana La salvaguardia dei legami sociali danneggiati dalla dismissione e dal vuoto urbano. La ricostruzione della sfera pubblica ovvero la negoziazione tra interessi pubblici e private. Per quanto riguarda la prima dimensione, il procedimento di bonifica è normato da leggi e regolamenti. Il suo rispetto è ampiamente verificabile attraverso l'obbligatorietà' della presentazione dei documenti, come risulta dagliaallegati che accompagnano questo progetto. L0è altre due dimensioni meritano sicuramente una più approfondita riflessione cominciando col idriche la riqualificazione delle aree dismesse ci dà l'opportunità di destinare ad altri usi grandi fette del territorio cittadino altrimenti abbandonate. È possiamo si curamente affermare che, come nella fattispecie, si tratta di interventi indirizzati a migliorare la qualità della vita, data la ricaduta finale del'intervento sulla società locale. Questo passaggio mi dà l'opportunità di esprimere una riflessione sulla natura sociale di questo intervento in termini di riqualificazione del territorio, del'ambiente, del paesaggio nonché sul coinvolgimento attivo dei cittadini. Ci siamo detti molte volte che l'attuazione delle politiche di riqualificazione vada affrontata partendo dal terreno della mobilitazione dal basso, in un processo virtuoso di condivisione circa il futuro del territorio e del suo patrimonio storico. Un percorso partecipativo esteso a tutte le realtà sociali e culturali del territorio coinvolgendo tutti i rappresentanti delle varie categorie di cittadini interessati ovvero i famosi Stakeholders, cioèoogni soggetto o categoria di soggetti portatori di un interesse di qualsiasi natura nei confronti della realizzazione del progetto. E questo processo è cominciato con l'incontro di quartiere proseguirà con la fase delle osservazioni, alle qual va tutta la nostra doverosa attenzione, per terminare poi con la discussione finale, prima della definitiva delibera di attuazione. Per quel che mi riguarda ritengo che nel'implementare:-)ione di politiche degenerative il consenso allargato ball'intera popolazione o ad una quota significativa della stessa è un elemento fondamentale per l'efficacia del'intervento. Dalla presentaazione del progetto si evince come sia stata data ampia rilevanza alla volontà' di generare un miglioramento della qualità urbana attraverso l'integrazione di diverse funzioni, creando nuovi spazi pubblici, pensando anche ai servizi dando così nuovo impulso alle attività commerciali. Dà considerare anche la previsione di una possibile riqualifica anche del'ultimo tratto di viale Lombardia, interessato dà questo intervento. Come già detto la progettazione dei nuovi edifici dovrà volgersi il più possibile verso la sostenibilità ambientale grazie a soluzioni che mirino ball'efficienza e al risparmio energetico, ball'utilizzo di tecniche e materiali costruttivi a ridotto impatto ambientale. Dovrà essere posta estrema attenzione alla compatibilità paesaggistica dei nuovi profili urbani. Gli edifici dovranno essere connotati da elementi di forte qualità architettonica e da un linguaggio formale che sappia confrontarsi con le preesistenze storiche. Uno sguardo doveroso al futuro senza però dimenticare il passato, la dove è possibile la conservazione della memoria storica . Vado a chiudere con un breve sconfinamento che riguarda i rapporti con il sistema delle relazioni e dei servizi in un quadro generale che coinvolgerà tutti gli ambiti di riqualificazione nella nostra città . E qui ritengo necessario verificare che vi sia un sostanziale rapporto tra gli ambiti di trasformazione e la politica comunale dei servizi in, andando ad interagire con il piano dei servizi. Un rapporto che non dovrà avere tra le caratteristiche più importanti quella prettamente numerica bensì quella maggiormente quantitativa legata all'accessibilità dei servizi, alla loro completa fruibilità, ball'identità degli spazi pubblici di connessione e di relazione, alla qualità del'abitate in città. E ciò anche in considerazione che ciascun ambito di trasformazione possiede caratteristiche che lo rendono originale e diverso dagli altri. Chiudo dicendo che con questo intervento andiamo a riqualificare un ampia zona da tempo abbandonata, contestualizzando le nuove soluzioni nel tessuto storico-urbanistico di quella zona che si caratterizza come un importante porta di ingresso della città.