lunedì 27 luglio 2015

Bilancio Previsione 2015

Come lo è stato per gli ultimi anni anche quest'anno è molto difficile parlare di bilancio sopratutto se lo facciamo andando ad analizzare le cifre cifre che ci presentano un evidente quadro di difficoltà generale. Difficoltà che è figlia dell'effetto dimagrimento continuo dovuto, e non smetteremo mai di sottolinearlo, al drastico ridimensionamento sia dei trasferimenti indistinti agli Enti Locali sia dei fondi nazionali dedicati. Una cura che quest'anno ci ha penalizzato di circa 8 milioni di euro. Posto allora come obiettivo principale quello di mantenere invariato il costo della macchina comunale, appare del tutto evidende come anche quest'anno, ci si sia trovati nella necessità di dover recuperare le risorse mancanti. Per quanto riguarda le spese correnti, ciò che è emerso sopratutto dagli incontri con gli assessori in commisione bilancio, è la necessita indistinta di un ulteriore sforzo di razionalizzazione da parte di tutti. Un azione questa che impegna ogni anno in questo senso tutti gli assessorati ma che mostra i suoi limiti rispetto ad un obiettivo di effettivo funzionamento della macchina comunale che appare sempre più difficile da conseguire senza dover pensare ad un manovra più complessa che coinvolga non solo gli assessorati ma che inevitabilmente sconfini nel terreno delle imposte comunali. E il risultato è un documento che mostra alcuni settori che evidenziano una sofferenza economica di partenza, altri che invece godono di risorse invariate, se non addirittura qualche caso maggiorate rispetto allo scorso anno e la revisione delle aliquote irpef e dei costi dei servizi a domanda individuale. Senza entrare troppo nei particolari proviamo ora a fare un analisi in senso generale che riguarda alcuni assessorati L'assessorato alla mobilità che all'apparenza pare disponga di maggiori risorse ma che in realtà sono poi relative all'oggetto TPM, un oggetto che si trascina due questioni che ci sono state illustrate dall'ass. Confalonieri in ottica della ottimizzazione delle risorse e che sono: la richiesta di compartecipazione ai deficit prodotto dal fattore kilometri da parte degli altri comuni dell'area urbana (deficit che oggi è a totale carico del comune capofila) e uno sviluppo positivo verso la definizione della questione gare per la riorganizzazione del servizio urbano. Abbiamo ascoltato l'Ass. Marrazzo che ci ha illustrato come una parte sostanziale del suo bilancio sia dovuta ai costi delle utenze 10.900.000 euro e il conseguente impegno nel cercare di ridurre questo costo attraverso un maggiore risparmio sui consumi che passa sopratutto da una migliore ridefinizione dei contratti, al risparmio sull'illuminazione con il passaggio a led, all'efficentamento di alcune strutture comunali con la posa dei pannelli fotovoltaici. Quello che si conferma è l'impegno nella manutenzione degli edifici scolastici e delle strade attraverso un consolidamento dell'investimento. Senza dimenticare poi gli interventi importanti sulle case comunali Attraverso velocemente gli assessorati Cultura, Attività P e Sport dove una contrazione evidente delle risorse rischia di indebolire l'offerta e la partecipazione cittadina andando a premiare sicuramente le realtà storiche consolidate a danno delle nuove e magari più interessanti iniziative che, sopratutto in ambito culturale, nascono a livello giovanile. E arriviamo ai due assessorati meritevoli di particolari attenzioni e che sono quelli che poi mostrano un evidente deficit economico di partenza l'istruzione e i servizi alla persona Sono questi due assessorati molto delicati sui quali non'è mai facile intervenire senza rischiare l'effetto reazioni negative da piu parti. Entriamo nello specifico di alcune questioni L'istruzione si è presentata con la revisione delle tariffe dove l'obiettivo di questa revisione è : " aumentare il grado di copertura dei costi complessivi dei servizi economicamente piu rilevanti e di quelli che presentano una percentuale di copertura non piu sostenibile attraverso una rimodulazione delle tariffe che consenta di mantenere il livello qualitativo dei servizi erogati e nello stesso tempo suddivida gli oneri in modo equo e graduale in base alla capacita economica delle famiglie" I servizi a più bassa percentuale di copertura sono il Tempo famiglie 8% e il trasporto scolastico 6% quelli economicamente più rilevanti Asili nido (5,4 milioni a fronte di entrate pari a 1,17) la Ristorazione scolastica (5,05 milioni a fronte di entrate pari a 3,31) e questi sono dati che stimolano sicuramente alcune riflessioni alla luce del fatto che si pensa a questo come un anno sperimentale e quindi con la possibilità di poter intervenire nel prossimo bilancio, in vista del quale queste considerazioni possano servire da stimolo all'aula e alla competente commissione, per avviare per tempo una verifica costruttiva. Servizio tempo famiglie e qui serve capire bene quali sono gli obiettivi di questo servizio visto che i costi per bambino sono al di sopra della media di tutti gli altri servizi per l'infanzia e se vale la pena, alla luce dei continui tagli di bilancio, mantenere un servizio a cosi bassa copertura Trasporto scolastico qui il problema riguarda principalmente il trasporto organizzato per studenti provenienti da bacini di utenza diversi da quelli delle scuole di riferimento. E qui non basta la soluzione riempio il pulman se ho i posti liberi, non'è che questi ragazzi li trasporto gratis. Serve invece una indagine per comprendere le ragioni della scelta di una scuola diversa da quella di riferimento e cercare di allineare il più possibile la proposta formativa. (attraversa la città per un corso di greco antico) Asili nido e qui il ragionamento si fa più complesso per un azione che deve, oggi più che mai, subire l'influsso della certificazione ISEE che, con la nuova riformulazione rischia, in maniera sbagliata, di escludere molte persone dalle fasce di tutela. A tale proposito sottolineo alcune questioni: Occorre ragionare sull'opportunità di legare l'importo della tariffa Asilo al valore puntuale dell'ISEE e prevedere un valore piu basso come limite per le agevolazioni. (ora 40/50 mila euro) stessa cosa ovviamente per il servizio Pre e Post scuola. Sempre in tema ISEE ricordo che è prevista la produzione della certificazione ISEE una sola volta lungo tutta la durata del ciclo scolastico e che se da un lato comporta una revisione in diminuzione dell'importo in caso di dichiarazione di peggioramento delle condizioni economiche dall'altro non comporta alcuna maggiorazione in caso di cambiamenti positivi della condizione economica della famiglia. Scuole materne paritarie dobbiamo intervenire sulle utenze fuori Monza che contano circa 700 unità e che sono pagate dalla fiscalità dei cittadini monzesi E veniamo aI Servizi alla persona Qui siamo in un settore dove va detto che l'assenza delle necessarie politiche nazionali, l'accresciuta domanda d'intervento - spinta dall'incremento della povertà - si è indirizzata ai servizi sociali dei Comuni, da tempo dotati di risorse assai contenute. I Comuni, trovandosi con i bilanci “dimagriti” hanno inizialmente compiuto la scelta di proteggere il sociale, tagliando su altri voci (come cultura, verde pubblico, sport) ed'è chiaro che i margini in tal senso si sono progressivamente ridotti e, dunque, è poi divenuto inevitabile andare ad agire anche sul welfare. E questo è il settore che nel documento presenta più di altri un deficit economico di partenza. (parliamo di quasi 2 milioni di euro). Ed'è un incrocio pericoloso quello che si determina tra la riduzione di una già contenuta spesa pubblica e la forte crescita delle domande. Quest situazione ha costretto tutti i Comuni ad affrontare situazioni sempre più critiche e nello specifico su due aspetti importanti: -l'accesso ai servizi. A un numero sempre maggiore di persone che chiedono sostegno, l'Ente Locale non sempre è in grado di rispondere e questo è testimoniato dall'aumento del numero di coloro che si rivolgono alla Caritas; il target degli assistiti, con pochi fondi e tante richieste ci si concentra inevitabilmente sulle situazioni più gravi ed emergenziali, riducendo gli interventi di carattere preventivo/promozionale. Ciò significa, tra l'altro, non intervenire su famiglie in condizioni critiche ma non ancora fortemente deteriorate, quando ancora ci sono margini per uscire dalla povertà; In commissione l'assessore Bertola ci ha illustrato la natura della previsione di un risparmio di circa 800 mila euro tra: Interventi su disagio abitativo e questo sopratutto attraverso il progetto Monza Abitando del valore di circa 1 milione di euro tra contributi statali, regionali e comunali Un progetto che prevede interventi di prevenzione allo sfratto e sostegno agli affitti con l'obiettivo di alleggerire gli alti costi di ricollocazione delle famiglie quando si interviene in emergenza Revisione sistema gare appalto tra cui l'oggetto Custodi sociali che sarà sostituito dal progetto Amico di Quartiere un progetto che tende ad coinvolgere in modo più attivo il quartiere e le realtà di volontariato nella gestione delle necessità particolari, che ne faranno richiesta, in collaborazione con i servizi che si occuperanno personalmente dei casi più delicati. Riduzione della spesa dove si è citato l'intervento sui CDD e sul servizio di psicologia. Per quanto riguarda l'intervento sui CDD che ha giustamente allarmato alcuni consiglieri c'è da dire che parlare di riduzione della spesa non significa diminuire i servizi. Nel caso del CDD significa ottimizzare la gestione del servizio, rimettere ordine attraverso un bando che preveda un offerta completa di tutte le attività (musicoterapia, psicoterapia, ecc) che oggi sono frazionate e fornite da soggetti diversi. Se tratto con un unico soggetto posso cercare di ottenere una accordo economicamente piu vantaggiosa. Sul Servizio di psicologia abbiamo sentito che c'è in atto una revisione del numero ore per soggetti interessati che oltre essere sicuramente alta oggi supera di gran lunga gli standar regionali previsti per questo servizio. Su questi ultimi oggetti ritengo che il ragionamento debba andare oltre alla questione riduzione del servizio ma debba interessare una questione tanto vecchia quanto molto attuale e cioè la differenza tra servizi sanitari e i servizi socio/sanitari ovvero cosa è di competenza dei comuni e cosa è di competenza delle ASL. E allora la vera domanda è: quanti servizi ha garantito il comune e che ancora garantisce che non sono di sua competenza? In questo contesto l'intervento di psicologia si configura sicuramente tra quelli sanitari e quindi di competenza USL. Rispetto ai CDD le prestazioni dovrebbero essere ripartita per metà al comune e per metà all'ASL nella realtà il nostro comune, come impegno economico, è sempre andato oltre a quanto di sua competenza anche qui, rispetto agli standard regionali. E allora credo sia giusto esprimere preoccupazione per un ipotesi di riduzione ma è oltremodo giusto riconoscere al comune lo sforzo sociale ed economico che mette in campo per continuare a garantire una serie di prestazioni, che non sono di sua competenza, e la giusta e doverosa necessità di rivederne il sistema di erogazione. E quella delle competenze comune/ASL è una questione che non va sottovalutata ma portata avanti con determinazione. Altra cosa che ci tengo a ricordare è che il nostro comune mette 1,100 mil euro per il fondo per non autosufficienza di cui 370 mila quindi 1/3 sono di contributi regionale. Questo è n fondo che articola i suoi interventi per i buoni sociali (badanti) SAD (sostegno domiciliare) e i buoni pasto. Un contributo che si è mantenuto costante, in tutti questi anni, e quindi anche nella giunta precedente, nonostante questo fondo sia stato ridotto nel 2011, chiuso nel 2012 2013 e riattivato da poco. Da sottolineare come nel periodo di azzeramento sono stati tanti i comuni che hanno smesso di metere risorse e questo va a merito del nostro comune che non si è mai tirato indietro. Ripeto è giusto sottileare le criticità di questo bilancio ma è anche giusto riconoscerne le positività che spesso non vengono evidenziate. Per quanto riguarda i restanti 1,200 milioni di euro da segnalare che circa 700 mila risultano imputati ai servizio necroscopico e cimiteriale che oggi è una delega in capo ai servizi alla persona. Chiudo la riflessione sulle poliche al servizio della persona con una proposta/suggerimento poichè riteniamo sia giunto il tempo di ripensare la gestione dei servizi nel suo ambito generale per una migliore otimizzazione del servizio e della qualità e in questo contesto pensiamo di poter suggerire che la progettualità futura tenga anche conto dell'opportunità di pensare alla creazione di un agenzia per la gestione dei Servizi Sociali Una proposta che è già parte del nostro pensiero politico da diversi anni e che si fonda sulla costatazione che la situazione attuale prevede sempre più spesso l’utilizzo dell’appalto di settori dei Servizi Sociali a Cooperative o altre istituzioni. E quindi pensiamo al rischio che il protrarsi di questa modalità potrebbe portare ad un’attenuazione dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale sui temi del sociale, ed alcuni indicatori di rischio sembrano già evidenti: Ampio sviluppo dei servizi senza un’adeguata elaborazione di espliciti indirizzi di politica sociale scarsa chiarezza nella definizione delle competenze sociali e di quelle sanitarie e dei relativi costi Rischio di progressivo smantellamento della pianta organica dei Servizi Sociali del Comune E’ opportuno quindi creare un nuovo soggetto che sappia far nascere un sistema favorevole alla promozione di quei beni e che sappia leggere la domanda sociale. La “missione” dell'Agenzia dovrà essere quella di assicurare alle persone e alle famiglie dell'ambito di Monza Brugherio e Villasanta, interventi e servizi sociali volti a promuovere la massima autonomia possibile. e visto il tema in oggetto pensiamo ad n agenzia che sappia adottare un bilancio di responsabilità Sociale, trasparente e partecipato, cercando di dare a tutti una lettura sulle disponibilità reali, mettendo a conoscenza delle cifre nel sociale , trasparenza sui beneficiari, le finalità e i costi dei servizi. E questo nell'ottica della valorizzazione delle risorse pubbliche. E veniamo alla capitolo delle imposte comunali E qui è evidente il ritocco al rialzo delle aliquote IRPEF com'è evidente la modifica delle tariffe per i servizi a domanda individuale. Sulla questione TARI andrei un po cauto visto che gli aumenti, che non interessano tutti, e dove vi fossero, risultano essere nella misura di 1/2 max 5 euro. Son sempre aumenti dirà qualcuno e sono perfino fastidiosi data la natura e la storia della convenzione in essere. Tutto vero, ma non si può limitare il discorso all'effetto giornale e campagna elettorale perchè non c'è onestà intelletuale se si omette di dire che è stata modificata la fascia di esenzione IRPEF portandola a 18 mila euro e questo permette di recuperare una fascia di cittadini che, causa riforma ISEE, non sarebbero stati più tutelati. In merito alla TARI poi, non solo è stata mantenuta la fascia di esenzione al minimo ISEE ma sono state inserite due nuove fascie con riduzioni previste nella misura del 50 e del 20%. E io capisco che ammettere queste cose significherebbe dare credito all'ordine del giorno presentato dal gruppo del PD in fase di discussione oggetto TARI, ordine del giorno contestato da una parte delle opposizioni che si sono espresse con voto contrario. Ordine del giorno che non solo ha confermato le esenzioni per le fasce più a rischio ma ha introdotto riduzioni sulla TARI a vantaggio di una più ampia fascia di cittadini. Il Consigliere Piffer ha giustamente evidenziato la preoccupazione che il prossimo bilancio segnerà la fine inevitabile delle riduzioni, al cons. Piffer dico che per quanto ci riguarda penso che prima delle riduzioni si possa e si debba agire su alcune agevolazioni che, in una situazione come quella attuale, non hanno più senso di esistere. In conclusione crediamo che questo non sia un bilancio da condannare ne da esaltare ma semplicemente un bilancio da comprendere, un bilancio che si fregia dell'aggettivo "Armonico" ma che nei fatti esprime un atto di indirizzo orientato al benessere della persona mettendo il cittadino al centro delle attenzioni. fm