9
Euro
Carissimo
amico, in occasione dell'avvio della prossima legislatura vorrei
consegnare, attraverso la tua persona, in maniera simbolica al PD,
una breve riflessione che riguarda un mondo formato da milioni di
invalidi civili, individui che si sentono ogni giorno meno
rappresentati e considerati in virtù di un evidente crescente
disinteresse politico.
Ho
deciso di intitolare questa lettera 9 euro perché tale è la cifra
giornalmente a disposizione per la sopravvivenza degli invalidi
civili inabili al lavoro e privi di qualsiasi reddito.
L'allargamento
di aree di disagio e fragilità sociale, in particolare tra le
categorie più deboli fa il paio con l’evidente crisi di crescita
economica del nostro paese.
Il potere di acquisto dei salari e delle pensioni si è progressivamente ridotto e l’accesso al mercato del lavoro si caratterizza per una sempre e più evidente crescita della precarietà.
In
questo contesto il PD si appresta, in una situazione molto difficile,
ad affrontare il passaggio istituzionale per la formazione di un
nuovo governo. Le necessità del paese e le motivazioni politiche
spingono nella direzione di una proposta per il cambiamento che
dovrà, necessariamente, mettere al centro della sua azione una
politica di sviluppo per il paese centrata sui temi del lavoro, del
welfare e dei diritti. Una politica di ridistribuzione delle risorse
mediante l’aumento del potere di acquisto delle retribuzioni, delle
pensioni e importanti misure di equità fiscale.Il potere di acquisto dei salari e delle pensioni si è progressivamente ridotto e l’accesso al mercato del lavoro si caratterizza per una sempre e più evidente crescita della precarietà.
Vorrei che questa volta però nessuno sarà lasciato indietro. E mi riferisco in particolare ad una categoria di pensionati, quella degli invalidi civili, che tenta giornalmente di sopravvivere con una pensione inferiore alla metà della pensione minima sociale.
Infatti
i titolari di pensione di invalidità civile, determinata dalla
totale incapacità lavorativa e assenza di ulteriori redditi
(esattamente come per i titolari delle pensioni minime) percepiscono
un mensile di 267,57 Euro al mese pari a circa 9 euro al giorno.
Com’è
possibile, che in sede di discussione sulle ipotesi di
redistribuzione delle risorse e delle misure di equità fiscale
nessuno degli interpreti del teatrino dei sogni pensi mai agli
invalidi civili?.
Si
continua a parlare di difficoltà per molti a raggiungere l’ultima
settimana del mese e di contro si nasconde ignorandola l’evidente
differenza di trattamento tra chi ha veramente bisogno. Come si fa a
parlare di integrazione, di diritti e nascondere palesemente un
evidente problema economico che, in questo caso, riguarda tutti i
giorni e non solo l’ultima settimana. Questa è una delle tante
vergogne morali che ancora affliggono il nostro paese e che dovranno
essere cancellate. In questo contesto uno degli obiettivi del futuro
Governo sarà di sostenere e attuare una serie di riforme finalizzate
alla costituzione di un modello istituzionale e sociale più moderno
e decentrato, fondato sui principi quali; l’unità del Paese, la
sussidiarietà, la partecipazione e la coesione sociale.
Con
stima ed amicizia