giovedì 10 novembre 2011

C'è chi dice si, c'è chi dice no

Il commisario Monti alla guida di un governo tecnico. Si dice che questa sia la strada migliore per uscire da questa situazione di drammaticità economica. E il rumore della politica si fa sempre più forte, più ruggine.
C'è chi dice no, c'è chi dice si, chi si defila.. un acanto stonato che insulta la giornata degli onesti, deprime le loro risorse. Il rumore confuso di personalismi di basso profilo in una sorta di rappresentazione populista che non incanta più nessuno.
Il parlamento è stato commissariato, incapace di produrre antidoti alla crisi, incapace di allontanare i padroni della crisi. Il Premier andava sfiduciato con la votazione del rendiconto, ma quale possibilità di dimissioni spontanee!!. E poi tutti a fare considerazioni, riflessioni, tutti meno lo spread e gli speculatori che ingrassano il debito pubblico e le loro tasche. Possibile che nell'era tecnologica non possimo sapere neanche un nome di chi stà giocando con le sorti di una nazione?
Ora il probabile futuro governo, a partecipazione allargata, lavorerà per obiettivi, nella speranza che nessun signor io si metta di traverso con richieste personali a ricatto variabile. Non possiamo e non dobbiamo permetterlo. Stante la situazione di Commissariamento del Parlamento è lecito pensare ad una sorta di cassa integrazione per il 90% dei parlamentari. Come si fà in ogni azienda soggetta, causa crisi, a sospensione temporanea per ristrutturazione. Non vedo perchè l'incapacità e inconsistenza, di molti di loro, deve continuare ad essere retribuita in regime di commisariamento straordinario.   
 

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