venerdì 22 marzo 2013

Lettera ad un deputato del PD Monzese


9 Euro

Carissimo amico, in occasione dell'avvio della prossima legislatura vorrei consegnare, attraverso la tua persona, in maniera simbolica al PD, una breve riflessione che riguarda un mondo formato da milioni di invalidi civili, individui che si sentono ogni giorno meno rappresentati e considerati in virtù di un evidente crescente disinteresse politico.
 
Ho deciso di intitolare questa lettera 9 euro perché tale è la cifra giornalmente a disposizione per la sopravvivenza degli invalidi civili inabili al lavoro e privi di qualsiasi reddito.

L'allargamento di aree di disagio e fragilità sociale, in particolare tra le categorie più deboli fa il paio con l’evidente crisi di crescita economica del nostro paese.
Il potere di acquisto dei salari e delle pensioni si è progressivamente ridotto e l’accesso al mercato del lavoro si caratterizza per una sempre e più evidente crescita della precarietà.
In questo contesto il PD si appresta, in una situazione molto difficile, ad affrontare il passaggio istituzionale per la formazione di un nuovo governo. Le necessità del paese e le motivazioni politiche spingono nella direzione di una proposta per il cambiamento che dovrà, necessariamente, mettere al centro della sua azione una politica di sviluppo per il paese centrata sui temi del lavoro, del welfare e dei diritti. Una politica di ridistribuzione delle risorse mediante l’aumento del potere di acquisto delle retribuzioni, delle pensioni e importanti misure di equità fiscale.
Vorrei che questa volta però nessuno sarà lasciato indietro. E mi riferisco in particolare ad una categoria di pensionati, quella degli invalidi civili, che tenta giornalmente di sopravvivere con una pensione inferiore alla metà della pensione minima sociale.
Infatti i titolari di pensione di invalidità civile, determinata dalla totale incapacità lavorativa e assenza di ulteriori redditi (esattamente come per i titolari delle pensioni minime) percepiscono un mensile di 267,57 Euro al mese pari a circa 9 euro al giorno.
Com’è possibile, che in sede di discussione sulle ipotesi di redistribuzione delle risorse e delle misure di equità fiscale nessuno degli interpreti del teatrino dei sogni pensi mai agli invalidi civili?.
Si continua a parlare di difficoltà per molti a raggiungere l’ultima settimana del mese e di contro si nasconde ignorandola l’evidente differenza di trattamento tra chi ha veramente bisogno. Come si fa a parlare di integrazione, di diritti e nascondere palesemente un evidente problema economico che, in questo caso, riguarda tutti i giorni e non solo l’ultima settimana. Questa è una delle tante vergogne morali che ancora affliggono il nostro paese e che dovranno essere cancellate. In questo contesto uno degli obiettivi del futuro Governo sarà di sostenere e attuare una serie di riforme finalizzate alla costituzione di un modello istituzionale e sociale più moderno e decentrato, fondato sui principi quali; l’unità del Paese, la sussidiarietà, la partecipazione e la coesione sociale.

Con stima ed amicizia

Nessun commento:

Posta un commento