Una
piccola riflessione prima di entrare nello specifico dell'oggetto in
discussione questa sera.
Credo
che in un clima di generale incertezza e di forti preoccupazioni per
il paese e di riflesso per la nostra città, quando gli interessi di
parte e i tatticismi prevalgono sull'interesse collettivo, la stessa
discussione ne risulta in qualche modo influenzata (come purtroppo è
accaduto nello scorso consiglio) e così non si può certo pensare di
fare il bene dei cittadini.
Da
parte mia poi ho sempre dimostrato di accettare posizioni contrarie
perchè questo fa parte della dialettica e della democrazia, ma
quello che non accetterò mai è un atteggiamento che diventi poco
rispettoso delle persone e tendente a non considerare l'intelligenza
altrui. In aula certo che ci deve essere un confronto, anche serrato
e aspro, ma sempre nel rispetto delle persone e del ruolo che tutti
noi siamo stati chiamati a svolgere per conto dei cittadini. A chi
poi ci accusa spesso di placido servilismo rispondo che prima di
guardare in casa degli altri è meglio guardarsi e giudicare quello
che avviene in casa propria, salvo poi invitarli, pacatamente e
serenamente, ad andare a rileggersi i verbali, verbali che
certificano una maggioranza ben presente e attiva su ogni oggetto in
discussione, una maggioranza però sempre consapevole e rispettosa
del ruolo delle commissioni come momento di studio, comprensione,
confronto ed espressione di parere. Commissioni che spesso scompaiono
nel gioco della politica in aula.
Ma
veniamo all'oggeto in discussione
E
qui, rispetto ai distinguo o a quelle che potrebbero essere delle
ragionevoli e legittime perplessità, espresse dai consiglieri che
sono già intervenuti, oltre
a ricordare brevemente il difficile scenario in cui si è venuto a
collocare quest'anno il documento contabile, documento che come ben
sappiamo ha dovuto misurarsi con due fattori fondamentali: i
provvedimenti normativi con i tagli progressivi alla spesa di parte
corrente, l'introduzione della IUC e l'inasprimento del saldo
obiettivo del patto di stabilità e il taglio al fondo sperimentale
di riequilibrio, ora fondo di solidarietò comunale, ricordo anche di
un bilancio (a dispetto di quanto o sentito più o meno velatamente
in altri interventi) che è stato presentato all'insegna della
trasparenza assoluta dove era chiaro fin dalla sua prima esposizione
che vi erano alcuni settori che soffrivano di un evidente deficit di
stanziamento di partenza. A parita di numeri tra consuntivo 2013 e
preventivo 2014 era evidente che il settore del sociale e la scuola
si presentavano ai blocchi con un handicap economico di partenza.
Condizione questa affrontata, condivisa e ben spiegata dagli
assessori sia in commissione che in aula nella fase domande e
risposte. Com'è stato chiaro fin da subito che il maggior impegno
era rivolto verso il settore delle manutenzioni che non significa
cambiare le lampadine, i vetri o le maniglie delle porte (interventi
che ovviamente vanno fatti) ma investire sopratutto nella sicurezza
delle scuole e nel recupero degli alloggi comunali, per destinarli
alla notevole richiesta di famiglie in difficoltà.
E
questi colleghi consiglieri sono interventi che riguardano il
sociale, sopratutto quelli sul recupero degli alloggi che porteranno
in previsione ad una diminuizione delle spese per i ricoveri delle
famiglie sfrattate, per interventi fatti in emergenza. E
vero, abbiamo pensato alle cose ma senza mai dimenticarci delle
persone cercando
sopratutto di mantenere inalterato il nostro contributo anticirisi e
lo abbiamo fatto mantenendo invariate le risorse destinate ai servizi
erogati ai cittadini, investendo fondi per l'abbattimento delle
barriere archittoniche, per il diritto allo studio e per la cultura.
E questo senza dimenticarci poi che siamo costretti a misurarci ogni
anno, con un bilancio che a fatica tenta di eliminare la zavorra che
anche questa amministrazione ha ereditato, dico anche perchè pare si
tratti di un esercizio tecnico/istituzionale ricorrente, ovviamente
non voluto, ma che pesa per buona parte sui servizi sociali. Una
zavorra causata dal famoso effetto trascinamento dove se continuo a
prendere impegni su capitoli incapienti (ovvero senza disponibilità
economica) finisce che l'impegno lo sposto sull'anno dopo con
l'effetto di avere dei capitoli già per metà impegnati. E sappiamo
tutti quanto è difficile oggi prevedere la spesa nel settore del
sociale. settore dove I continui aumenti delle richieste di
assistenza dovute ad un peggiorare della situazione socio economica
delle famiglie, hanno fatto lievitare la spesa, spesa che è esplosa
con l'esplodere del dramma degli sfratti, molti e troppi dei quali
dovuti ad uno stato di morosità incolpevole.
A
tale proposito ricordo perfettamente l'intervento puntuale di alcuni
consiglieri di minoranza che con sincero e legittimo trasporto
emotivo, avevano fatto una precisa analisi della previsione economica
legata al settore dei servizi sociali. Un analisi puntuale e per
alcuni aspetti anche parzialmente condivisibile.
Non
solo sociale però e qui vorrei anche ricordare le legittime e
motivate interrogazioni da parte dei colleghi consiglieri nel periodo
precedente l'approvazione del bilancio sulla situazione delle
manutenzioni. Interrogazioni che spesso però si servivano della
partecipazione strumentale di ignari cittadini, chiamati a fare da
comparse allo struscio della prima ora. Una volta era l'anziano che
cadeva nella buca, poi era il turno del bambino che annegava nella
pozza, poi il disabile (che in questi casi non manca mai) che non ha
lo scivolo e non puo andare sul marciapiede, (come se la questione
fosse tutta li ) per non parlare poi delle scuole che, quando si è
insediata questa amministrazione pare abbiano subito un
bombardamento; crollano i muri e i soffitti, cadono le porte, le
finestre e i bagni pare scompaiono inghiottiti dalla terra per finire
con i trasporti dove gli autobus sono presi d'assalto da orde di
cittadini, sopratutto studenti indisciplinati. (presente stile Bombay
tutti attaccati e a spingere)
E
vero, nessuno nega l'esistenza di tali problemi ma il peso delle
parole è importante poichè essendo le stesse strumento di
democrazia come tale devono rispettare e non corrompere il concetto
altrimenti il dialogo diventa lo strumento per trascinare gli altri
dalla tua parte con la frode.
Anche
in questo caso all'attento consigliere non sarà sfuggito che nel
bilancio vi era molta attenzione a questi temi delicati e mi ripeto,
comunque di chiara matrice sociale. E per questa serie di motivazioni
che non posso condividere la posizione di chi oggi usa termini
impropri, parlando di un bilancio non veritiero non chiaro nei numeri
e nelle intenzioni perchè come ho già avuto modo di dire in
occasione della discussione sul bilancio di previsione, un serio
confronto democratico porta a delle soluzioni alternative. Proponete
meno manutenzioni, una pista ciclabile in meno e più spesa per il
sociale parliamone. Personalmente posso anche condividere una scelta
del genere e capisco anche, perchè sono dati oggettivi, le
riflessioni di molti sull'impoverimento oggi della spesa per le
manutenzioni rilevate in questa proposta di variazione ma, anche in
questo caso, mi sento di affermare trattarsi di proposte ben
specificate e dettagliate da parte degli assessori competenti che, e
mi spiace per i consiglieri di minoranza, godono della fiducia di
tutta la maggioranza ed'è fuori logica attendersi da noi oggi una
minuziosa analisi delle voci, analisi che se permettete ci riserviamo
di fare in altra sede. Quello che però non posso condividere è la
posizione del pendolo ovvero l'uso improprio dei cittadini come
comparse del teatrino della politica, (una volta per il sociale
un'altra volta per le manutenzioni) altrimenti tutto rischia di
diventare la cronaca di un ostruzionismo programmato dove non c'è
stata una vera discussione politica, perchè non c'è mai stata una
vera proposta alternativa.
Vorrei
ricordare ai consiglieri di minoranza che un confronto anche aspro e
emotivamente forte, che però porta a delle ragionevoli alternative
alla fine esalta il significato dello strumento della delibera perchè
in democrazia,(e
qui non voglio fare la lezione a nessuno ma solo evocare un parola
che spesso richiamate giustamente a tutela dei vostri presunti
diritti negati) nessuna deliberazione si interpreta nel segno della
ragione e del torto. In democrazia non vale la massima terroristica:
vox populi, vox dei. massima che ogni tanto ricorre negli interventi
di taluni consiglieri di minoranza non certo nei nostri, perchè
questa massima solo apparentemente e' democratica poiche' nega il
diritto della minoranza.
Alla
minoranza spetta il compito di "distinguersi dalla maggioranza
nel compiere cio' che ritieni giusto". La loro ragione d'essere
e' la sfida alla deliberazione presa, in previsione di un'altra
migliore. Per questo, la prevalenza di una maggioranza su una
minoranza non e' la vittoria della prima e la sconfitta della seconda
ma l'assegnazione di un duplice onere: alla maggioranza, dimostrare
nel tempo a venire la validita' della decisione presa; alla
minoranza, insistere su ragioni migliori.
Tornando
all'oggeto in discussione, Dopo aver garantito con il bilancio
approvato i servizi essenziali con la delibera di oggi, andiamo a
mettere un altro tassello importante che certifica il nostro
rinnovato impegno ad adottare ogni provvedimento che consenta di
ottimizzare ulteriormente l’utilizzo delle risorse disponibili
mantenendo la giusta attenzione ai bisogni e all'ambiente,
nell’esclusivo interesse della collettività.
I
dati che presentiamo oggi, pur in un contesto di grande difficoltà,
ci consegnano il quadro di un amministrazione capace di dare risposte
politiche alla città in termini di servizi e queste risposte
intervengono in maniera importante nel settore del sociale con un
ulteriore stanziamento di 2 milioni e 800 mila euro che forse non
riduranno il gap di partenza ma sono un importante risorsa aggiuntiva
per un settore chiamato a fare sforzi quasi all'limite dell'estremo
affrontando le mergenze anche ad una ad una cercando di non lasciare
indietro nessuno. Un altro milione e 500 mila euro andranno per
l'istruzione. Anche questo un settore molto delicato impegnato a dare
risposte sociali in termini di educazione, inclusione, e crescita
culturale delle prossime generazioni.
Chiudo
sottolineando come questa proposta di delibera, quanto per la
correttezza dei documenti presentati e la trasparente strategia degli
obiettivi e delle lodevoli intenzioni, non possa non raccogliere il
voto favorevole dei colleghi consiglieri
e questo a tutela dei cittadini e di quanti oggi da noi si attendono
delle risposte concrete.
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