sabato 27 aprile 2013

Franco (monteri) Tiratore

Tutti parlano di emergenza istituzionale. La magica parola che giustifica la formazione di un governo di larghe intese. Anche se ancora non si e' ben capito di quali intese si tratta.
Il segretario Bersani recitava, ad inizio di ogni intervento e fino a pochi giorni fa, il suo mantra politico: " mai al governo con il PdL". Cosa e' successo di così straordinario in questi ultimi giorni tale da giustificare questa scelta. 
E cos'altro e' se non l'incapacita politica della dirigenza del PD che, ignorando il mandato conferitogli dagli elettori delle primarie, assumeva un atteggiamento gonfio di supponenza e di arroganza, incartandosi da solo su posizioni lontane dalla realtà e dal suo popolo.
In un azienda privata in dirigente paga l'insuccesso sul lavoro ( perche' di questo si tratta) con il licenziamento. Qui addirittura le condizioni si capovolgono. I deputati che mantengono la linea del mandato rischiano addirittura il confino. Politico naturalmente.
Io che sono un elettore delle primarie, ho cercato in questi giorni di mantenere un contatto con i deputati che ho scelto grazie a questo importante strumento democratico. Ho tenuto con loro un rapporto via web, che mi ha dato modo di esprimere le mie riflessioni e condividere con loro le scelte. E in questo sta tutta l'importanza dello strumento di partecipazione alle scelte politiche per il bene del nostro paese.
Ho condiviso quindi tutto il passaggio istituzionale, dalla decisione di votare Rodota' presidente, passando dal nome di Prodi fino alla difficoltà nel sostenere la candidatura di Napolitano, espressa con il voto di astensione. Arrivati al dunque continuo a condividere e a sostenere le posizioni di quanti pensano che non si debba fare un governo con il PdL. Non si va al governo così, non in questo modo, al buio e senza un spiegamotivo coerente. Non vi ho scelto per fare questo.
Ora, nella veste di consigliere comunale de PD, attendo di poter discutere, ho bisogno di discutere, di questa situazione che vede modificata tutta la geografia istituzionale, con la conseguente formazione di nuove alleanze. Nel frattempo proseguirò nel mio incarico politico con la stessa passione e coerenza di sempre,  nel rispetto degli ideali che contraddistinguono il mio partito dagli altri, ( sono questi che contano, non i nomi) , in coerenza con il mandato ricevuto dai miei elettori e in attesa dell'espulsione.








Nessun commento:

Posta un commento